MADE IN ITALY - Export: mongolia, mercato potenziale e poco esplorato

Crocevia tra le due aree del mondo di maggiore interesse: la Siberia, per le materie prime, la Cina per i consumi, la Mongolia è un Paese dove le imprese italiane possono trovare nuove possibilità di sviluppo, soprattutto nel campo tessile, manifatturiero, edile e turistico-alberghiero. Questo l'obiettivo della missione in corso di 50 imprese italiane che operano nei settori bancario, energia,costruzioni, impiantistica, infrastrutture, ferrovie e beni di consumo, guidate dal viceministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso.

L’interscambio con l’Italia negli ultimi 5 anni si è intensificato del 30%, superando la soglia dei 100 milioni di euro nel biennio 2007-08. Il saldo commerciale, pur restando negativo per l’Italia, pone il nostro Paese come quinto destinatario dell’export della Mongolia dopo Cina, Canada Russia e Corea, e il 15mo fornitore. L’Italia esporta in Mongolia soprattutto calzature, macchinari per l’agricoltura e mobili ed importa carne lavorata, fibre tessili, maglieria e articoli in cuoio. La composizione merceologica evidenzia il forte legame delle importazioni italiane alle materie prime legate al settore tessile abbigliamento, che da solo rappresenta circa il 90% del totale. Alla missione partecipano il direttore generale dell’Ice, Massimo Mamberti, il presidente di Fondazione Altagamma e dell’Italian Mongolian Business Council, Santo Versace, e il responsabile delle relazioni esterne della Simest, Giancarlo Bertoni.